Last updateMar, 23 Lug 2013 2pm

Robben Ford
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Robben Ford: Feeling the blues

Spesso paragonato a Stevie Ray Vaughan per l'impatto sonoro e il registro vocale che lo caratterizzano, Robben Ford é riconosciuto come uno dei migliori chitarristi mondiali. Membro fondatore degli Yellowjackets, ha collaborato durante la sua lunga e proficua carriera musicale con Burt Bacharach, Randy Crawford, Muddy Waters, Kiss, Jimmy Whiterspoon, George Harrison, Joni Mitchell, Miles Davis, Tom Scott, Santana. La sua musica ha una forte impronta rock-blues contaminata da diversi generi musicali: un cuore blues con ramificazioni swing, funky e fusion.

Ciao Robben, come è nata la tua passione per la musica? Tutta la mia famiglia aveva inclinazioni musicali: mio padre Charles era un chitarrista professionista, mio fratello Patrick è un batterista e quello più piccolo Mark è un suonatore di armonica blues. Un vivo interesse e la comprensione degli strumenti a fiato così come una predilezione per il 'cool jazz', i suoni di Paul Desmond e le sue registrazioni con il leggendario chitarrista Jim Hall, hanno contribuito ad alimentare la mia attitudine musicale in giovane età. A 10 anni ho iniziato a suonare il sax e a 12 mi sono innamorato della chitarra: mio padre mi ha mostrato qualche accordo ed il resto l’ho imparato da solo.

Come hai iniziato la tua carriera? Mi sono trasferito nella Bay Area, intorno a San Francisco, e ho iniziato a suonare con mio fratello in una blues band con Charlie Musselwhite. Dopo quest’esperienza ci siamo uniti ad alcuni musicisti per suonare jazz e dopo aver fatto le aperture ai concerti di Jimmy Witherspoon ne siamo diventati la band ufficiale. Era un grande maestro dello swing, il nostro é stato un rapporto vero e profondo, come tra padre e figlio.

Quali artisti ti hanno maggiormente influenzato? Mike Bloomfield, il mio “guitar hero” per eccellenza, John Coltrane, Miles Davis e poi Wayne Shorter, Archie Shepp, Ornette Coleman…

Come ti descriveresti come musicista? Direi che sono un chitarrista blues anche se per molti anni ho suonato diversi generi musicali con star del pop, jazz, rock e RnB.

Tu hai suonato anche con Joni Mitchell? Sì è stato per il tour del 1974 quando Joni era all’apice della sua carriera con l’album Court & Spark. Joni è davvero una grande artista, è geniale. Lavorare con lei è stato fondamentale per la mia evoluzione musicale. Ho imparato a essere versatile. E’ stato proprio in quel  periodo che George Harrison mi invitò a far parte del suo Dark Horse Tour alla fine di quello stesso anno.

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