Last updateMar, 23 Lug 2013 2pm

Agosta

Agosta

Il paese, situato nell'alta Valle dell'Aniene su un costone di roccia calcarea alle falde occidentali dei Monti Simbruini, fa derivare il suo nome da un' antica sorgente, l'Aqua Augusta, così chiamata in onore di Ottavi ano Augusto che nell' 11 a.c. ne fece confluire le acque nell'Aqua Marcia, oppure da aqua hausta (acqua bevuta).

I primi abitanti del territorio su cui sorge Agosta furono Italici; i Latini vi si stanziarono nel X secolo a.c., poi subentrarono gli Equi, soppiantati nel IV secolo a.c. dai Romani che, in epoca repubblicana, edificarono grandiosi acquedotti per convogliare le acque dell'Aniene nell'Urbe sempre più bisognosa di rifornimenti idrici. Nel 272 a.c. fu iniziato l'Anio Vetus, nel 144 a.c. si avviarono i lavori per la costruzione dell'Aqua Marcia. Dopo la caduta dell'Impero Romano anche Agosta, come tutti i centri della Valle dell'Aniene, subì i saccheggi prima dei Longobardi poi dei Saraceni.

L’incastellamento di Agosta avvenne tra il X e l' XI secolo, contemporaneamente a quello di tutti i centri della zona appartenenti, come Aqua Augusta, al Monastero di Subiaco. Per tutto il Medioevo Agosta fu coinvolta nelle lotte feudali: i 'feudatari' da cui era contesa erano gli abati di Subiaco da una parte e i vescovi di Tivoli dall'altro. Ai primi spettava la giurisdizione temporale sulla cittadina, ai secondi quella religiosa.

Quando l'Abbazia di Subiaco fu affidata a un 'commendatario', il feudo di Agosta passò dai Colonna ai Borghese e quindi, fino al 1738, ai Barberini: in quell' anno infatti cessò la consuetudine di assegnarlo a un membro della famiglia papale. Nel 1870 tutto il territorio gravitante attorno all'Abbazia fu annesso allo Stato italiano.

Ad Agosta sono visibili i resti del Castello e del Borgo medievali, e una delle porte che chiudevano le mura (l'attuale Porta di Santa Maria). La settecentesca Parrocchiale di Santa Maria Assunta, edificata su un tempio cimiteriale più antico, ha una struttura tipicamente neoclassica; caratteristico è il Campanile, che ha aspetto romanico nella torre e arabizzante nella cupola a cipolla.

Lungo la Via Sublacense è il Santuario della Madonna del Passo, venerata dagli abitanti di Agosta fin dal 1615, quando l'immagine della Vergine guarì miracolosamente una contadina che, invasata dal demonio, non riusciva a camminare: da questo episodio deriverebbe il nome 'Madonna del Passo'. In quella località, pochi giorni prima della fine del secondo conflitto mondiale, furono trucidate 15 persone tra le quali cinque agostani. In località La Porta sorge l'Arco del Cardinale, costruito nel 1503 in onore del cardinale Giovanni Colonna.
L’economia di Agosta è basata sull'agricoltura, che produce ottime visciole. Tuttavia, la vicinanza del paese a Roma ha favorito il pendolarismo degli abitanti.

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